Sex in The City

“Perversione è quella parola che le persone noiose usano per chiamare le fantasie altrui”

One Short Day in the Ethernal City – Parte II novembre 13, 2008

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Ora per quanto la mia fantasia sessuale mi porti ad infiniti voli, ad andare con un fidanzato proprio non ce la faccio, la parte dell’amante non mi si addice.
Decido quindi di rinunciare a quel sensuale bocconcino che mi si pone di fronte e che avrebbe facilmente ceduto alla mia corte.

Lo ammetto, avevo voglia di rivederlo ma ero perplesso… scendere a roma? io… Sam… per vedere qualcuno… oltrettutto fidanzato… decisamente anomalo… e poi penso: “nel fine settimana sarà sicuramente con il suo ragazzo!”

Mentre parlo e spiego tutto questo a Bree lui mi guarda perplesso “in realtà tu non mi stai chiedendo un consiglio, tu vuoi solo tirare fuori quello che vuoi fare. Tu, hai già deciso!”

Quanto aveva ragione quella finta signora americana trasferita nella periferia Toscana mentre cucinava degli splendidi rigatoni alle verdure! 😀

Ma la mia non

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One short day in the Ethernal City – parte I novembre 10, 2008

//flickr.com/photos/8230500@N04/Colonna Sonora: One short day in the Emerald City (Wicked the musical)

Mi alzo dopo aver dormito 6 ore, la serata passata via skype con un mio forse futuro amante che però è tristemente lontano…

Ragazzino simpatico, trentanni, romano, alla sua prima esperienza con gli uomini… ancora vergine come mamma lo ha fatto… fa quasi tenerezza alle soglie del 2010 sentire queste cose, qualcuno forse vive ancora nelle favole. Le mie purtroppo hanno smesso di vivere di pegasi e rosa unicorni per vivificarsi con principe azzurri con l’orchite e orchi più o meno passivi che al confronto luxuria pare un vero maschio! Ma di questo vi parlerò un’altra volta! 😉

Ma torniamo a casa mia; scendo le scale e mia madre come tutte le sante mattine che dio mette in terra decide di rompermi i coglioni, il suo non è un

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ancora una volta… ragazzo! ottobre 19, 2008

occhio azzurroEro li questa sera, bevevo un caffè con un’amico di roma che sta lavorando a viareggio, guardo il cellulare, circa le 2.

Saluto il mio amico, mi volto, esco… e li… su quell’uscio che svariate volte varco nei fine settimana lo vedo, bello come un tempo, forse anche di più, bello come quando accanto di banco ci scambiavamo occhiate complici e bigliettini con la risoluzione degli esercizi.

Colui di cui ero innamorato da ragazzino era li davanti a me e ora come allora, mi guarda e mi sorride con i suoi occhioni azzurri e pieni di

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Della mia omosessualità ovvero L’outing – Parte Seconda giugno 18, 2008

CONTINUA DA – Della Mia omosessualità ovvero La Scoperta – Parte Prima
Passarono gli anni e io ripresi i miei hobby tra i quali uno mi portava spesso in Inghilterra, luogo in cui andavo per delle grosse convention di circa 5000 persone. Qui conobbi una ragazza che letteralmente cadde ai miei piedi: Presunta Polmonite!
La raccolsi e visto che ero uno dei pochi italiani a parlare inglese l’accompagnai all’ospedale dove per fortuna gli diagnosticarono solo una brutta influenza e niente di più! Quattro tachipirine più tardi tutto era passato!

Diventammo amici e scoprimmo di avere altri amici in comune sparsi per l’italia in particolar modo a Pisa, promise di venirmi a trovare quando sarebbe venuta in toscana, visto che lei era umbra.
In un pomeriggio autunnale che annunciava tra l’altro un freddissimo inverno ricevetti una chiamata sul cellulare, era isabella “tra qualche ora sarò a Pisa, stasera ci vediamo a Viareggio così si esce a prendere una Birra? Ti torna o è troppo distante per te?”

Qualche ora dopo eravamo intorno ad un tavolo io lei e un altro ragazzo che non conoscevo. Nel frattempo lei mi parlava di un altro ragazzino molto giovane ancora più di me che si era talmente affezionato a lei da identificarla in una seconda mamma, così tra una birra e l’altra decidemmo che io ero il fratello maggiore, lui il minore e lei era la nostra mamma adottiva visto che aveva una decina di anni più di me!

Mi ricordo ancora quella scena, si salì in macchina per spostarci in un altro posto e incontrare alcuni amici quando, passando in un punto, lei esclamo entusiasta “MA QUI VICINO C’E’ il FRAU MARLENE!”.
Io ebbi un groppo in gola… il frau era rinnomato in questa zona come un luogo di perdizione pieno di froci, non ci ero mai stato ma sapevo benissimo dove si trovava.. e non era da quelle parti!
Mi feci coraggio e con un tono quasi schifato “E TU CHE NE SAI DEL FRAU MARLENE!?” lei si girò di scatto “NO TU CHE NE SAI?”

Io preso da un attimo di panico feci appello a tutta la mia forza di spirito, cazzo stavo per essere sgamato come avevo fatto ad essere così stupido; dovevo stare più attento, fingere di non conoscerlo MERDA! “bhè… lo conoscono tutti da queste parti il frau, è pieno di froci di merda!” dissi io con tono sprezzante.
Non lo avessi mai fatto, quasi mi mangiava vivo! “intanto non si dice froci di merda ma GAY in seconda istanza spero vivamente che tu non sia razzista o omofobo ancora peggio perché il tuo fratellino che ancora non hai conosciuto è gay… e poi scusa non lo sai?” si volta verso gli altri amici in comune “Ma nessuno di voi glielo ha detto? Possibile che tu non lo sappia?” io ero sensibilmente nel panico “COSA ISA?!” e con tutta la sua (more…)

 

Della Mia omosessualità ovvero La Scoperta – Parte Prima giugno 17, 2008

Sotto-sottotitolo: La Risposta è dentro di me ma è SBAGLIATA!

Da ragazzetto ero un piccolo teppistello, anzi.. un grasso teppistello, arrogante, stronzo, polemico, litigioso e manesco. Quando non potevo avere ragione me la prendevo con la forza. Per questo venni bocciato in 3^ superiore… per questo e per il fatto che in fondo non mi sentivo bene, mi sentivo diverso dagli altri.

Ero spiccatamente più intelligente, più sensibile, una sorta di cavaliere dei più deboli e allo stesso tempo sentivo delle pulsioni che avevo sempre avuto ma reprimevo.. per i ragazzi.
Mi ricordo come se fosse oggi quel giorno, era il quinto giorno di settembre, la scuola sarebbe iniziata a breve, sono a casa e il telefono squilla mio padre risponde “si sono io, va bene…[pausa] deve venire anche lui? Perfetto, a domani mattina!” era la preside del mio istituto, aveva convocato mio padre e me per la mattina dopo. Fu una tragedia quando mi disse che dovevano cambiarmi di sezione, ironia della sorte vi erano troppi pochi maschi e a causa mia non tornava il turno della doppia lingua e di ginnastica, quindi decisero di cambiarmi sezione.

Furono 5 minuti di inferno mi veniva da piangere e per non piangere presi il registro che la preside aveva davanti a se e lo scaraventai giù dal secondo piano dalla finestra! “Cosa fai?” la guardai con tutto l’odio che potei prendere dentro di me “fortunata solo che non lo faccia con lei! Andrò in quella classe ma ricordatevi che mi dovete un favore… a buon rendere!” e me ne andai sbattendo la porta e lasciando preside e padre sbigottiti… ho sempre adorato le scene Teatrali… sono un’attore nell’animo!

Quell’anno iniziò e io legai divinamente con la nuova classe che era molto più in gamba e molto più affiatata della precedente. Praticamente un manipolo di 24 figli di puttana in meno di 10metri quadri. E accanto a me lui, così dolce, premuroso e TERRIBILMENTE BONO! Capello castano chiaro, occhio azzurro sguardo tenero, calciatore ma allo stesso tempo con un cervello e un’ottimo livello di cultura. Diventammo subito amici di studio e non solo e li.. imparai che la masturbazione può diventare quasi una necessità!

Mi invaghì di questo ragazzo e non potei più fare a meno di notare che oltre che le ragazze mi piacevano anche gli ometti… e non poco!
Quella quarta classe fu un divertente ma tormentato inferno per un (more…)